Storie di ordinaria follia sui comportamenti degli utenti delle strade romane (e non solo)
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sabato 10 marzo 2012
lunedì 28 novembre 2011
A Roma il traffico è talmente matto che...
...La statistica sugli investimenti sulle strisce pedonali sono così ampie che a rimetterci le penne sono spesso dei volti noti televisivi. Ultima la Gabanelli di Report, investita sulle strisce pedonali di fronte la sede Rai di via Teulada. Un vero bollettino di guerra che evidenzia l'inciviltà al volante di questa città.
lunedì 10 gennaio 2011
A Roma il traffico è talmente matto che... Adinolfi viene preso a "cascate" se osa obiettare la condotta di guida
Come sembra stia emergendo in queste ultime ore l'aggressione avvenuta ai danni del famoso blogger romano Mario Adinolfi, già noto alle cronache per la candidatura (poco fruttuosa) alle primarie PD in cui la vittoria scontata di Romano Prodi non era in discussione, sarebbe derivata di una lite stradale. Innanzitutto questo blog vuole manifestare la più totale solidarietà a Mario Adinolfi, vittima della prepotenza stradale romana. Anche se non ci è piaciuto il fatto che egli si sia rivenduto, strumentalizzando l'accaduto, per far piombare la colpa su Sallusti. Probabilmente i suoi carnefici neanche sapevano chi fosse Sallusti.
Poco importa però a Traffico Matto che ha l'ambizione di voler segnalare le consuetudini sbagliate dei romani al volante (o al manubrio, come in questo caso).
Qualcuno dirà "sò ragazzi". Ma c'è poco da sottovalutare il fenomeno. I pedoni, se osano obiettare qualcosa (mancata precedenza, slalom su pedoni, etc.), rischiano di brutto dinnanzi la prepotenza di questi utenti a due ruote.
Estratto della notizia:
ROMA - Ha 16 anni ed e' stato identificato dai Carabinieri il ragazzo che ha aggredito a Roma il giornalista Mario Adinolfi. Il giovane, che ha confermato la vicenda ai militari, risulta indagato e nelle prossime ore potrebbe essere denunciato per lesioni. La lite e' avvenuta per una questione di viabilita' stradale, Adinolfi era a piedi e stava attraversando la strada mentre il ragazzo era su un motorino. Dopo uno scambio reciproco di insulti il giovane ha colpito con il casco Adinolfi.
Poco importa però a Traffico Matto che ha l'ambizione di voler segnalare le consuetudini sbagliate dei romani al volante (o al manubrio, come in questo caso).
Qualcuno dirà "sò ragazzi". Ma c'è poco da sottovalutare il fenomeno. I pedoni, se osano obiettare qualcosa (mancata precedenza, slalom su pedoni, etc.), rischiano di brutto dinnanzi la prepotenza di questi utenti a due ruote.
Estratto della notizia:
ROMA - Ha 16 anni ed e' stato identificato dai Carabinieri il ragazzo che ha aggredito a Roma il giornalista Mario Adinolfi. Il giovane, che ha confermato la vicenda ai militari, risulta indagato e nelle prossime ore potrebbe essere denunciato per lesioni. La lite e' avvenuta per una questione di viabilita' stradale, Adinolfi era a piedi e stava attraversando la strada mentre il ragazzo era su un motorino. Dopo uno scambio reciproco di insulti il giovane ha colpito con il casco Adinolfi.
mercoledì 24 novembre 2010
Ecco, c'è scappato il morto VIP
ROMA - Una religiosa è stata travolta da un’auto nella tarda serata di lunedì mentre attraversava la strada sulla via Nomentana all’incrocio con via Pola. La religiosa, Emanuela Camagni di 56 anni, appartenente all’istituto Memores Domini, è stata investita da una Fiat Panda che l’ha trascinata per alcuni metri. Soccorsa è stata trasferita al policlinico Umberto I dove è morta per una grave ferita alla testa. Ogni tentativo di operarla è stato inutile, e alle prime luci di questa mattina è deceduta in ospedale. L’auto che ha investito la suora appartiene ad un istituto di vigilanza. Il conducente dell’auto si è fermato per soccorrerla.
MEMORES DOMINI - Manuela Camagni era una delle donne laiche consacrate che fanno parte dell'appartamento papale, le Memores Domini della Famiglia Pontificia. Originaria di Cesena, Manuela aveva prestato il suo servizio anche a Tunisi, al tempo in cui era vescovo monsignor Fouad Twal, attuale patriarca latino di Gerusalemme.
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Che sia la volta buona che qualcuno inizi a incazzarsi seriamente contro la moria giornaliera di persone sulle strade romane?
MEMORES DOMINI - Manuela Camagni era una delle donne laiche consacrate che fanno parte dell'appartamento papale, le Memores Domini della Famiglia Pontificia. Originaria di Cesena, Manuela aveva prestato il suo servizio anche a Tunisi, al tempo in cui era vescovo monsignor Fouad Twal, attuale patriarca latino di Gerusalemme.
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Che sia la volta buona che qualcuno inizi a incazzarsi seriamente contro la moria giornaliera di persone sulle strade romane?
mercoledì 3 novembre 2010
-3...-2...-1
Li avevamo auspicati, lo abbiamo fatto presente in virtù della strage annuale di pedoni morti ammazzati....Qualcosa si è smosso. Dovremmo iniziare a vedere i loro led già questo fine settimana. Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha approvato la sperimentazione.
Non c'illudiamo che questa sia la soluzione di tutti i mali che affliggono le strade romane (magari!) però secondo noi si va nella giusta direzione.
IL COMUNICATO DEL COMU......DI ROMA CAPITALE
Roma, 2 novembre – Novità dal 3 novembre per i pedoni della Capitale: viene installato, in via sperimentale, il primo "contasecondi" per attraversare in piena sicurezza gli incroci con semaforo. Il sistema consente al pedone di sapere quanto tempo manca al passaggio dal giallo al rosso, risolvendo un problema tipico dei semafori di nuova generazione (dove il giallo per i pedoni scatta subito dopo il verde, "allertando" chi deve traversare la strada ma pure creando possibile confusione in chi arriva al semaforo a giallo scattato, essendo impossibile capire se al rosso mancano pochi secondi o un minuto).
Ne dà notizia l'assessore capitolino alla Mobilità, Sergio Marchi. La sperimentazione ha il nulla osta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è a costo zero per il Campidoglio e dura sei mesi. Il "contasecondi" viene installato sui semafori di quattro incroci "strategici": piazza del Colosseo – via dei Fori Imperiali; viale Regina Elena – ingresso Policlinico; piazza Risorgimento – Porta Angelica; via Angelo Emo – stazione Valle Aurelia. L'attivazione completa dei quattro impianti è prevista per la fine della settimana in corso.
Nel contempo, fa sapere Marchi, il Campidoglio dà il via alla sostituzione delle vecchie "lanterne" dei semafori con quelle nuove a led, cambiandole intanto ai quattro semafori dove viene sperimentato il "countdown". Le nuove lampade sono più visibili, richiedono minore manutenzione e durano in media dieci anni.
Ne dà notizia l'assessore capitolino alla Mobilità, Sergio Marchi. La sperimentazione ha il nulla osta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è a costo zero per il Campidoglio e dura sei mesi. Il "contasecondi" viene installato sui semafori di quattro incroci "strategici": piazza del Colosseo – via dei Fori Imperiali; viale Regina Elena – ingresso Policlinico; piazza Risorgimento – Porta Angelica; via Angelo Emo – stazione Valle Aurelia. L'attivazione completa dei quattro impianti è prevista per la fine della settimana in corso.
Nel contempo, fa sapere Marchi, il Campidoglio dà il via alla sostituzione delle vecchie "lanterne" dei semafori con quelle nuove a led, cambiandole intanto ai quattro semafori dove viene sperimentato il "countdown". Le nuove lampade sono più visibili, richiedono minore manutenzione e durano in media dieci anni.
mercoledì 14 luglio 2010
Pedonanarchia
Li abbiamo spesso difesi, abbiamo accusato il comune di fare strisce pedonali aerosol che non gli consentono la visibilità dovuta, abbiamo detto che gli automobilisti non li rispettano. Ma loro le regole le seguono? Ovviamente no, ad ulteriore dimostrazione che non ci sono categorie di utenti più o meno avverse al rispetto del codice della strada. E i turisti, è proprio il caso di dirlo, si adeguano a ruota...
domenica 4 aprile 2010
Morti pedonali: cambiamo il giallo pedonale con un countdown?
Carlotta De Leo, sul Corriere della Sera, ci propone un'interessante proposta volta a sostituire il giallo pedonale (che a Roma dura il doppio di quanto duri il verde) con un sistema di conto alla rovescia. In effetti nella maggior parte delle città più moderne il giallo pedonale non esiste. Esistono solo il rosso e il verde.
Se da un lato il comune li ha sostituiti tutti in virtù di quanto previsto dal codice della strada a suo tempo (ve li ricordate i vecchi semafori pedonali con le scritte AVANTI e ALT?), dall'altro lato c'è l'occasione per Roma per inventarsi qualcosa di originale che aumenti la sicurezza pedonale, visto che ha i poteri di commissariato speciale per l'emergenza traffico.
Del resto anche a Berlino i semafori sono diversi da quelli di altre città tedesche. Certo, quella è una repubblica federale, ma anche l'Italia dal 2001 lo è.
Certamente i pedoni tedeschi non sono i pedoni romani: sono molto più disciplinati e non attraversano a piacimento, per tagliare la strada. Però la sicurezza stradale, in quel di Roma, sta diventando un argomento assai scottante, con i suoi morti investiti che si leggono quotidianamente sulle cronache locali. Segnaletiche orizzontali fatte "a spruzzo" hanno aiutato in tal senso. Pertanto abbiamo applaudito con moderata gioia la decisione del comune di rifare le segnaletiche orizzontali di diverse arterie romane con una pasta densa e retroflettente, visibile di notte e con la pioggia.
Ovviamente la testa dei romani non può essere modificata da un giorno ad un altro. Tuttavia è fondamentale che la condotta di guida sia meno egoista e più consapevole dei pericoli che si possono incontrare in città.
Se da un lato il comune li ha sostituiti tutti in virtù di quanto previsto dal codice della strada a suo tempo (ve li ricordate i vecchi semafori pedonali con le scritte AVANTI e ALT?), dall'altro lato c'è l'occasione per Roma per inventarsi qualcosa di originale che aumenti la sicurezza pedonale, visto che ha i poteri di commissariato speciale per l'emergenza traffico.
Del resto anche a Berlino i semafori sono diversi da quelli di altre città tedesche. Certo, quella è una repubblica federale, ma anche l'Italia dal 2001 lo è.
Certamente i pedoni tedeschi non sono i pedoni romani: sono molto più disciplinati e non attraversano a piacimento, per tagliare la strada. Però la sicurezza stradale, in quel di Roma, sta diventando un argomento assai scottante, con i suoi morti investiti che si leggono quotidianamente sulle cronache locali. Segnaletiche orizzontali fatte "a spruzzo" hanno aiutato in tal senso. Pertanto abbiamo applaudito con moderata gioia la decisione del comune di rifare le segnaletiche orizzontali di diverse arterie romane con una pasta densa e retroflettente, visibile di notte e con la pioggia.
Ovviamente la testa dei romani non può essere modificata da un giorno ad un altro. Tuttavia è fondamentale che la condotta di guida sia meno egoista e più consapevole dei pericoli che si possono incontrare in città.
martedì 16 marzo 2010
Fuori i pedoni della domenica dalle ciclabili
"rubo" questo post a Degrado di Roma perché ne ho già parlato in altri blog e sentivo la necessità di affrontare questo argomento nel mio.
Sbizzarritevi nei commenti, mi raccomando.
Segnalato da Marco C.
Passeggiando in bicicletta accanto a te, pedalare senza fretta la domenica mattina … (Riccardo Cocciante)
Circolare in bicicletta ad Ostia la domenica mattina è praticamente impossibile.
La pista ciclabile è interamente invasa da tutto fuorchè i ciclisti ed anche in presenza di marciapiedi di adeguata ampiezza la ciclabile rimane il terreno preferito … dei pedoni.
A nulla servono le scampanellate o le inchiodate, che dovrebbero suggerire un comportamento più civile, a nulla servono richiami all’utilizzo degli spazi destinati ai pedoni, sei guardato in cagnesco, e così andare in bicicletta pur avendo a disposizione una pista ciclabile … è praticamente impossibile.
La pista ciclabile è interamente invasa da tutto fuorchè i ciclisti ed anche in presenza di marciapiedi di adeguata ampiezza la ciclabile rimane il terreno preferito … dei pedoni.
A nulla servono le scampanellate o le inchiodate, che dovrebbero suggerire un comportamento più civile, a nulla servono richiami all’utilizzo degli spazi destinati ai pedoni, sei guardato in cagnesco, e così andare in bicicletta pur avendo a disposizione una pista ciclabile … è praticamente impossibile.
Nell’area del porto poi la ciclabile è solo delimitata da strisce blu e realizzata su di un marciapiede già stretto di suo. Nell’arredo sono incluse poi delle palme dai rami bassi che occorre ogni 2×3 schivare, .. certo che se almeno fossero potate !! Ed alla fine ci si arrangia come si può ed io con i mie due ragazzi, saliamo sulle rampe di accesso ai parcheggi delle auto, che si trovano sopra i negozi, e quindi con un sali e scendi da queste rampe guardiamo dall’alto quella massa di gente che approfittando di una soleggiata domenica mattina invade ogni dove, inclusa la ciclabile.
martedì 9 febbraio 2010
a Roma il maggior numero di decessi per investimenti
Come dimostrano le statistiche riportate da questo servizio del TG5, Roma è una capitale in cui si rischia molto ad attraversare la strada sulle strisce pedonali. I motorini, forti della loro agilità nello slalom, non si fermano mai: dribblano il pedone. Allo sfortunato non resterà che affidarsi al cielo affinché il biciclo motorizzato non sbandi e che sia sufficientemente bravo. Le auto, invece, talvolta si fermano, talvolta no. Molto più probabile che lo facciano quando il pedone è in movimento: se il pedone è immobile passerà l'anno venturo. Nella loro testa bacata, evidentemente, si fanno 4 calcoli sul tempo di transito (ce la fò o non ce la fò a passare prima de questo?)
Pericolosissimo attraversare sulle strisce su strade larghe a più corsie: se il pedone attraversa nella prima corsia, si può ricavare lo spazio nella seconda per sfrecciargli, e viceversa. Per non parlare delle velocità (oltre il limite) che taluni mascalzoni hanno l'abitudine di tenere. Il comitato di traffico si muore su questo ha proprio ragione: non si può andare a 100 km/h su strade urbane, seppur ad alto scorrimento.
Ci chiediamo, a questo punto, cosa si possa fare.
- Innanzi tutto sanzionare con i nuovi autovelox (fin'ora solo promessi) le velocità mortali
- Iniziare a sanzionare le mancate precedenze pedonali (anche se è difficile, me ne rendo conto)
- Utilizzare le telecamere già esistenti per monitare più tipi di infrazioni. Le telecamere della ZTL, per esempio, potrebbero pizzicare e sanzionare anche conducenti al telefono, motorini contromano per driblare la fila al semaforo, etc. Anche questo era stato promesso dalla giunta (poi mai attivate...le famose "scatole nere" degli incroci)
Altre idee?
Pericolosissimo attraversare sulle strisce su strade larghe a più corsie: se il pedone attraversa nella prima corsia, si può ricavare lo spazio nella seconda per sfrecciargli, e viceversa. Per non parlare delle velocità (oltre il limite) che taluni mascalzoni hanno l'abitudine di tenere. Il comitato di traffico si muore su questo ha proprio ragione: non si può andare a 100 km/h su strade urbane, seppur ad alto scorrimento.
Ci chiediamo, a questo punto, cosa si possa fare.
- Innanzi tutto sanzionare con i nuovi autovelox (fin'ora solo promessi) le velocità mortali
- Iniziare a sanzionare le mancate precedenze pedonali (anche se è difficile, me ne rendo conto)
- Utilizzare le telecamere già esistenti per monitare più tipi di infrazioni. Le telecamere della ZTL, per esempio, potrebbero pizzicare e sanzionare anche conducenti al telefono, motorini contromano per driblare la fila al semaforo, etc. Anche questo era stato promesso dalla giunta (poi mai attivate...le famose "scatole nere" degli incroci)
Altre idee?
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