mercoledì 28 luglio 2010

Reportage da New York


Quali sono le differenze tra New York e Roma in fatto di mobilità? Cosa si può importare dal modello americano, cosa si può migliorare?
Questo è quello che stiamo cercando di capire in questi giorni. Lavorando e documentando tutto quello che ci sembra rilevante.

A metà agosto lanceremo un reportage a puntate, stay tuned.

domenica 18 luglio 2010

A Roma il traffico è talmente matto che...

...la gente più esasperata (e un po' burina) erige dei muri abusivi per fermare le ondate di barbari motorizzati dalle parti di Hydromania.
La strada in questione è privata, ma aperta al transito pubblico. A quanto pare d'estate, a causa di un contenzioso legale su altri accessi al parco acquatico, tutte le vetture sono costrette al transito da quelle parti. Non sappiamo veramente come commentare una scena patetica come questa, siamo per caso vicini al vertice della parabola? Più in basso di così potremo ancora cadere? Mai dire mai ad Incivilia


Il racconto integrale su Tempo.it

sabato 17 luglio 2010

Zingaretti ci delude facendo il verso ad Alemanno

«Se mettono il pedaggio
mi incateno al casello Roma-Fiumicino »


ARTICOLO SU CORRIERE.IT

Che delusione il presidente della provincia di Roma che, facendo il verso al sindaco capitolino, tenta di cavalcare l'onda dei pendolari dinnanzi sacrosanti aumenti autostradali che disincentivano l'uso dell'auto.


mercoledì 14 luglio 2010

Pedonanarchia


Li abbiamo spesso difesi, abbiamo accusato il comune di fare strisce pedonali aerosol che non gli consentono la visibilità dovuta, abbiamo detto che gli automobilisti non li rispettano. Ma loro le regole le seguono? Ovviamente no, ad ulteriore dimostrazione che non ci sono categorie di utenti più o meno avverse al rispetto del codice della strada. E i turisti, è proprio il caso di dirlo, si adeguano a ruota...

martedì 13 luglio 2010

La donazione della fondazione ANIA è una bufala?

«Il Comune ha scelto una nuova vernice simpatica per le strisce pedonali». La foto ritrae via Merulana ma in tutta la città sono comparse zebre realizzate in una particolare membrana plastica che «nella migliore delle ipotesi, è durata mezza giornata prima di sporcarsi completamente e ricoprirsi del nero dei pneumatici» 

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E' vero, l'avevamo notato anche noi che le nuove vernici in membrana plastica stavano facendo una brutta fine nera. Anche a piazza di Porta Capena la situazione è simile. Evidentemente a Roma gli pneumatici sono più lerci delle altre città e l'acqua di ripulitura scarseggia. Tuttavia la visione notturna di queste zebre è nettamente migliore di quelle di vernice "aerosol", come molti blogger ormai chiamano quelle vernici usate per la segnaletica orizzontale a Roma da diversi anni. Meglio di niente. Ma a questo punto bisogna osare di più: bisogna importare la stessa sostanza usata con eccellenti risultati a New York, Parigi, Londra, Milano, etc.

lunedì 12 luglio 2010

Vigili vergognosi


Vergogna, vergogna, vergogna!
Nelle fermate con segnaletica orizzontale a bordo marciapiede le infrazioni di sosta abusiva sono leggermente diminuite. Ma se queste piccole "vittorie" poi vengono vanificate dalla polizia municipale stessa...

domenica 11 luglio 2010

La sciagurata abitudine di ridurre le corse da Luglio

Fermate della metro stracolme, gente che aspetta sotto il sole cocente alle fermate di bus e tram, troppi mezzi senza aria condizionata.
Questo è lo scenario che si presenta agli occhi di un visitatore nel mese di Luglio a Roma. Inconcepibile riduzione delle corse dovuta sicuramente per razionalizzare le perdite del gravoso bilancio del comune di Roma.
Noi chiediamo, tuttavia, con forza l'assoluto cambio di rotta.
Se da un lato ci sono alcuni romani che, con la chiusura delle scuole, approfittano per emigrare in lidi più freschi e ventilati, ci sono anche molti turisti che approdano in città.
L'altro ieri mi trovavo a Fiumicino, dove il Leonardo express è uno dei pochi treni garantiti totalmente in caso di sciopero. Peccato però che sia arrivato a destinazione con 1h 27' di ritardo. Record assoluto, turisti scioccati e assolutamente disorientati (annunci dello sciopero solo in italiano). Per non parlare della calca. La banchina e il treno erano strapieni. Che bello scenario per chi viene a Roma...
Gentile redazione, ormai da tempo mi vergogno di essere cittadino italiano e, in particolare, romano. Sono stato a Parigi per qualche giorno e il ritorno a Roma è stato a dir poco traumatico. Sciatteria, disordine e sporcizia la fanno da patroni già all'aeroporto di Ciampino. Bagni sporchi, pedate sui muri dappertutto, bus da e per Termini sgangherati e sovraffollati. Per rientrare in città ho optato per la navetta Ciampino-Agnagnina che, ha parte la bolgia, quella almeno funziona egregiamente.

Lo sconforto è cominciato proprio al capolinea della metropolitana, primo biglietto da visita per migliaia di turisti: degrado e abbandono regnano ovunque. La prima cosa che un turista appena atterrato vede di Roma è una landa desolata lurida e abbandonata, in balìa di accattoni, ladruncoli e disperati che rovistano nella spazzatura abbandonata nei pressi dei capolinea. Le pensiline cadono a pezzi, ricoperte di scritte oscene e manifesti. A pochi metri di distanza, un mercatino di rumeni circondato da montagne di spazzatura. Le scale che conducono alla stazione non vengono pulite da mesi, l'aiuola che dovrebbe dare un minimo di decoro all'ingresso della stazione, un letamaio...

Arrivato in città, con ancora lo splendore di Parigi negli occhi, lo sconforto aumenta. Asfalto a pezzi, cassonetti per i rifiuti luridi, rotti e stracolmi, paline sbilenche, aiuole secche costellate di rifiuti, cantieri abbandonati, marciapiedi a pezzi, verde in abbandono, tempi di attesa per un bus interminabili. E poi non uno straccio di arredo urbano, segnaletica orizzontale e verticale a pezzi e contradditoria, orologi fermi, sporcizia diffusa ovunque, automobilisti incuranti delle più elementari regole del vivere civile. Davvero avvilente.

La capitale d'Italia appare come una città di terz'ordine, incurante di tutto e di tutti, dove lo Stato semplicemente non esiste e i cittadini fanno il comodo proprio, confondendo il concetto di libertà individuale con l'anarchia e l'abitudine al soppruso.

Benché afflitta dai problemi tipici delle grandi megalopoli e, nonostante i suoi ben 10 milioni di abitanti contro i 3 di Roma, tutto nella capitale francese appare di prim'ordine: servizi eccellenti, un formidabile sistema di pulizia e di manutenzione delle strade fino al dettaglio, una città dove si investe nella bellezza, nel decoro, nella cultura, nella sicurezza e nel confort di tutti gli spazi collettivi, rispettati scrupolosamente da tutti i cittadini. Una metropolitana da far girare la testa, autobus lindi e pinti, cestini per i rifiuti ogni due metri. E ancora: aiuole fiorite, pochissime scritte sui muri, negozi stupendi aperti giorno e notte.

Finalmente ho capito qual è l'abisso che divide le due città: a Parigi lo Stato è attento, vigile e presente. A Roma lo Stato non esiste o, se esiste, serve solo a garantire i privilegi di una ristretta casta di privilegiati che se frega di tutto e di tutti. Una città dove si parcheggia il proprio orrido Suv nello spazio per i disabili con una disinvoltura disarmante. Se ne avessi la possibilità, me ne andrei a Parigi senza batter ciglio. Sbattendo pure la porta. L'Italia intera dovrebbe vergognarsi di una capitale ridotta così. Ma il nostro Sindaco ha mai messo il naso al di là del GRA?! Cordiali saluti

Francesco A.


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Il messaggero di ieri pubblica questa immagine desolante della nostra città. La sommatoria di questi elementi si può riassumere in un'unica parola: degrado. Dal traffico agli arredi, dal trasporto pubblico al comportamento medio dei cittadini. Ancora una volta Roma fa Schifo

sabato 10 luglio 2010

Buttarelli propone: togliamo il visto (permesso di soggiorno) ai parcheggiatori abusivi

Dal Tempo.it
La terra dei cachi. Era il titolo di una canzone «sanremese» di Elio e le storie tese che ironizzava ferocemente sull'abusivismo italico. Un sarcasmo giustificato dalla realtà quotidiana, quella che ci si presenta sotto gli occhi quando giriamo per le nostre città. Tanto realistico da far pensare, a volte, che anche le leggi siano abusive. E per questo non vengono rispettate. Un esempio è la stakanovistica pervicacia dei posteggiatori che si guadagnano da vivere estorcendo denaro ai frequentatori della festa dell'Unità in corso alle Terme di Caracalla. Cinque giorni fa gli uomini del Gruppo intervento traffico diretti da Carlo Buttarelli ne hanno pizzicati e denunciati 17 (52 in tutta la città) che pretendevano da due ai tre euro per «consentire» agli automobilisti di parcheggiare le loro vetture. Era ragionevole pensare che avrebbero perlomeno cambiato «piazza».

Neanche per sogno. Ieri alcuni di loro erano di nuovo a Caracalla, mani tese e lingue svelte, ma nessuna autorizzazione. Tanto che in serata i vigili urbani del primo Gruppo coordinati da Cesarino Caioni ne hanno beccati sette davanti alla Festa e altrettanti nel resto del centro storico. Come mai la denuncia non ha fatto da deterrente? Semplice. La punizione è rappresentata da una multa. Salata, è vero. Pari, tuttavia, a quanto un posteggiatore «regolarmente» abusivo guadagna in una settimana scarsa di lavoro. «È un fenomeno che incide molto sulla sicurezza pubblica e dovrebbe essere punito penalmente - suggerisce il comandante Buttarelli - Si potrebbe revocare il permesso di soggiorno a chi ce l'ha, per esempio. È una proposta avanzata più volte. Ma non c'è la volontà di farlo...». Forse perché nel Paese dei cachi una legge così sarebbe dichiarata subito abusiva.

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La buona notizia è che il GIT si è accorto dello schifo totale intorno alla "festa democratica". La cattiva notizia è che praticamente tutto rimane com'è a causa di un ordinamento da repubblica delle banane. La proposta di Buttarelli ci sembra sensata, ma risolverebbe solo in parte il problema poiché gran parte di questi aguzzini ha persino la cittadinanza italiana (di nascita o ottenuta). Per non parlare dei clandestini (che grazie al cielo la Corte Costituzionale ha confermato la validità del reato di clandestinità).

Un barlume di speranza: obbligo di scontrino per i tassisti

Al Campidoglio è bagarre, nella maggioranza stessa addirittura, sulle nuove regole taxi in discussione. A parte gli scandalosi aumenti tariffari che ci auguriamo che il consiglio respinga, arriva una buona notizia: sarà infatti obbligatorio, come nella maggior parte delle città occidentali, l'emissione dello scontrino con nr. licenza del taxi, prezzo, percorso, data e orario. Finalmente!

Sia chiaro: non si tratterà di scontrino fiscale. Secondo l'ordinamento, infatti, i tassisti sono chiamati a pagare le tasse mediante gli studi di settore. E questo aspetto non è modificabile dalla potestà legislativa del Campidoglio, neanche in tempi di "Roma Capitale" e "poteri speciali" sulla mobilità.
Servirà come promemoria, come sicurezza che il prezzo pagato sia corretto e non maggiorato (finalmente i bagagli saranno inseriti nel totale da pagare secondo procedura, e non più sommati a voce).
Saremo ottimisti magari (fatta la legge...) ma è già qualcosa. Vedremo se l'applicazione troverà gli effetti desiderati dal legislatore.

mercoledì 7 luglio 2010

A tu per tu con l'ausiliare del traffico

Di ritorno da alcune commissioni, incontro per strada un solerte ausiliare del traffico e lo fermo per segnalargli l'incessante presenza di automobili in doppia fila sulle strisce blu.

Ecco, grosso modo, la discussione:

IO - Buongiorno, mi scusi!
AUSILIARE - Sì?
IO - Volevo chiederle se sanzionate le autovetture in doppia fila
AUSILIARE - Sì, sanzioniamo quelle in doppia fila sulle strisce blu
IO - Bene, era la risposta che volevo sentirmi dire. Sa perché glielo dico? Perché in questa strada mi è capitato spesso di vedere vetture in doppia fila da voi mai sanzionate.
AUSILIARE - No no, io le multe le faccio sempre a quelle in doppia fila.
IO - Bene, perché qua succede spesso, e pur vedendovi passare spesso non mi è mai capitato di vedere multe di questo tipo sui tergicristalli. Per esempio quello (indico un furgone in doppia fila su altra strada) voi lo multate, no?
AUSILIARE - Sì, però io non posso fargli la multa adesso, perché abbiamo le strade precaricate sul computer.
IO - Si, dicevo per esempio. Mi raccomando. Buongiorno.

Risalgo la strada appena "battuta" dal controllo dell'ausiliare in questione per 50-100 mt. Sorpresa: 5 vetture in doppia fila senza multa sul tergicristallo.

Che presa per il cu...

lunedì 5 luglio 2010

sabato 3 luglio 2010

Beccati piangono...Poverini

Roma - Tanti, troppi, vorrebbero accedere senza permesso alla Ztl del Centro storico della Capitale. I sistemi per eludere le telecamere sono molteplici, e alcuni anche ingegnosi. Il piu' "classico" rimane l'occultamento o la modifica della targa ma e' anche quello dai risvolti piu' gravi: una denuncia all'Autorita' Giudiziaria oltre alle sanzioni previste dal Codice della Strada. Questa mattina sono 53 gli automobilisti fermati e sanzionati dagli agenti del Gruppo Pronto Intervento Traffico per aver provato l'accesso fraudolento alla ZTL. L'episodio piu' rilevante in piazza Augusto Imperatore, dove due conducenti di autocarri sono incappati nei controlli dei "Falchi", motociclisti del G.P.I.T. agli ordini del comandante Carlo Buttarelli. I due camionisti, un quarantasettenne di Nettuno e un quarantaseienne di Cisterna di Latina, sono stati bloccati alla guida di un Nissan Eco e di un Iveco Daily. Provenivano da lungotevere in Augusta e, dopo aver percorso contromano via dell'Ara Pacis, accedevano a piazza Augusto Imperatore con l'intento di eludere le telecamere del varco. Una manovra pericolosa quanto inutile perche' i due avevano gia' coperto le targhe anteriori e posteriori dei loro mezzi con del nastro adesivo nero. Appena fermati si sono subito mostrati preoccupati. Poi quasi in lacrime hanno tentato di giustificarsi scaricando ogni responsabilita' sui loro rispettivi datori di lavoro. Per i due camionisti e' scattata la denuncia penale che verra' probabilmente estesa anche ai loro principali, per occultamento doloso delle targhe. Come se non bastasse, non risultavano in regola con i documenti di circolazione e non indossavano neppure le cinture. (Omniroma)

giovedì 1 luglio 2010

Non è uno scherzo!

Quando dicevamo che a Roma il traffico è matto non scherzavamo mica....Guardate un po' com'è la sosta davanti il Ministero dell'Istruzione, Università e della Ricerca (del parcheggio?)

Chi sono gli utenti più indisciplinati a Roma?