Lungi dal voler fare di un'erba un fascio. Ma a me sembra che il centauro romano sia più indisciplinato di tanti centauri di altre città più civili.
Circolano contromano in strade a senso unico, circolano sui marciapiedi, superano linee continue e doppie linee continue, superano le linee di arresto ai semafori, invadono le strisce pedonali e parcheggiano ovunque: marciapiedi e arredi urbani di pregio compresi. Per non parlare dell'infrazione sulle strisce blu mai sanzionati. Pochi sanno, infatti, che la sosta gratuita dei motocicli nelle strisce blu non è garantita ovunque. In realtà non è proprio garantita la sosta. Nel mio municipio, ad esempio, il IX, la segnaletica verticale è chiara: le strisce blu sono riservate alle autovetture. E' una questione anche di decoro dividere i parcheggi per tipologia di veicolo.Gli ausiliari tendono a sanzionare solo il mancato pagamento. Non sanzionano mai, ad esempio, ai sensi dell'art. 158.2 del cds la sosta in doppia fila. E raramente sanzionano pure i falsi disabili, perché è ignobile il modo in cui fregano il sistema.
L'onore della prima fila, gli amici a due ruote motorizzate, se lo sono preso con la forza. Del resto a Roma la lotta alla prima fila del semaforo è peggio di quella della Formula 1. Almeno lì sono più educati, vanno piano, le posizioni sono state determinate il giorno prima e nessuno si permette a fare ogni 10 secondi 10 centimetri per stare avanti. Un giochetto che genera, tra l'altro, stupido inquinamento.
Ma la più pericolosa delle loro infrazioni: lo slalom. No amici, purtroppo non stiamo parlando di qualche competizione sportiva sulla neve. Stiamo parlando dello slalom in corsa tra le macchine, che comprende inevitabilmente sorpassi a destra delle autovetture. Cosa che, oltre ad essere vietata (e pertanto a Roma non perseguita), genera parecchi incidenti. Cosa si può fare? Se scrivessimo in massa alla polizia municipale potrebbe cambiare qualcosa? Dubito. Deve partire a Roma, in generale, una campagna sanzionatoria (con importi aggiornati) senza precedenti. Altrimenti non cambierà mai niente...
4 commenti:
purtroppo e' cosi'..per quanto riguarda il cercare la prima fila ai semafori, a detta di alcuni, e' indispensabile per non respirare i fumi delle macchine, infatti quando uso la bici per recarmi al lavoro mi sento in diritto di mettermi in primissima fila ...per non respirare i loro scarichi......
Ma per le biciclette è un altro discorso. A Londra hanno creato una mini-corsia preferenziale per biciclette nei pressi di alcuni semafori per consentire a queste di raggiungere l'area di attesa a loro dedicata (ebbene sì, tra la linea d'arresto e gli attraversamenti pedonali c'è un'area riservata alle biciclette). La vorrei pure a Roma. Ma so benissimo che le auto, e i motociclisti, non rispetterebbero l'area. Non rispettano la linea d'arresto ora, figuriamoci...Alcuni invadono sistematicamente le strisce pedonali costringendo i pedoni allo slalom...
Sono un ciclista. All'incontro avuto tre settimane fa con l'assessore all'ambiente ed altri responsabili della viabilità, il capo dei vigili urbani, alle nostre richieste di maggiori controlli e sanzioni, con perfetto aplomb alla Aldo Fabrizi ci ha detto testualmente "Nun ce chiedete de fà più multe perché er nostro orientamento è de fa educazione, non repressione". Ci ha preso per stanchezza: se non fossimo stati già duramente provati da due ore di discussione ce lo saremmo "magnato". Evidentemente questi signori pensano di farci credere che coi coatti borgatari il "metodo Montessori" potrebbe funzionare.
Maddéche???
Metodo Montessori? Potrebbe funzionare...Se gli utenti della strada fossero tutti bambini.
Ma i vigili devono fare multe, perché le infrazioni sono veramente tante.
Posta un commento