giovedì 21 gennaio 2010

Ci mancavano i tassisti ubriachi

Non è mia intenzione oggi scrivere un post per generalizzare. Però è notizia di oggi, sul Corriere della Sera che un tassista ha imbarcato un cliente a Fiumicino nonostante fosse ubriaco. Prendo spunto da questo tristissimo episodio per fare un ragionamento generale su quello che dovrebbe essere un mezzo pubblico.

Le cose che andrebbero fatte subito per ripristinare un servizio taxi decente:
- obbligo di ricevuta (ora è facoltativa) stampata con un terminale POS che indichi tariffa, ora, partenza e destinazione, numero del taxi e totale della corsa.
- tariffe scontate per diverse tipologie di utenti (disabili, donne di sera superiore a quella di adesso, etc.)
- chiari moduli per i reclami presso i siti di ATAC
- obbligo di circolazione in caso di parcheggio taxi pieno (si piazzano in mezzo alla carreggiata altrimenti, creando una sorta di doppia fila)...Se è vero che le licenze taxi sono aumentate, è anche vero che i parcheggi taxi sono rimasti allo stesso numero di prima. In questo modo potrebbero anche procacciare clienti "al volo" e si ripagherebbero i costi della benzina.
- ripristino immediato delle colonnine taxi (chiamando 060909 si ha la certezza di far venire il taxi dalla stazione più vicina a casa propria per lo meno). Cosa che potrebbe non succedere se si chiama una cooperativa qualsiasi. Voci maligne dicono che siano state le cooperative a sabotare le colonnine del comune. A pensar male si fa peccato, ma spesso s'indovina.
- sanzioni pesanti per chi circola a cavallo e chi entra ed esce dalle corsie preferenziali per effettuare sorpassi. E' un comportamento pericoloso (che in realtà fanno in molti a Roma, non solo i tassisti). Le linee continue a Roma vengono ignorate.

Ulteriori suggerimenti? Scriveteli nei commenti.

Lode ai colleghi che hanno segnalato il tassista ubriaco e non hanno fatto gli ignavi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

la notizia è che l'ubriaco era solo uno.....

Chi sono gli utenti più indisciplinati a Roma?