martedì 24 gennaio 2012

Lettera al ministro Cancellieri dai blog antidegrado romani


Roma, 23 gennaio 2011

Alla cortese attenzione del
- Ministro dell’Interno, On. Annamaria Cancellieri – (inviata tramite Segreteria del Ministro)
caposegreteria.ministro@interno.it
e per conoscenza all’attenzione di
- Sindaco di Roma Capitale, On. Gianni Alemanno - sindaco@comune.roma.it
- Prefetto di Roma, dott. Giuseppe Pecoraro – (inviata tramite U.R.P.)
protocollo.prefrm@pec.interno.it
- Vicesindaco di Roma Capitale con delega al coordinamento generale degli interventi in
materia di politiche sociali della sicurezza, On. Sveva Belviso -
sveva.belviso@comune.roma.it
- Consigliere di Roma Capitale con delega alle politiche della Sicurezza, On. Giuseppe
Ciardi
- (inviata tramite U.R.P.) mobilita@comune.roma.it

Egregio Ministro Cancellieri,

a scriverLe sono alcuni blog che da diversi anni combattono - in maniera attiva sul territorio
- molte forme di degrado e illegalità che colpiscono la città di Roma. A seguito del tragico doppio
omicidio avvenuto poche settimane fa nel quartiere di Torpignattara, Lei ha rilasciato una
dichiarazione (“lo Stato è presente e lo dimostrerà”) che non può non trovare il nostro pieno
sostegno.
Ma non solo di “Stato” si dovrebbe parlare, bensì di “Istituzioni”. Se spesso si tende ad accusare le
istituzioni statali, occorrerebbe, al contrario, osservare le responsabilità delle amministrazioni
comunali. Queste, hanno sì - come si è affrettata a precisare la vicesindaco Belviso - compiti
puramente amministrativi ma possono, volendo, evitare di creare le precondizioni affinché si generi
la violenza, attraverso un attivo controllo del territorio e imponendo regole e facendole rispettare.
Roma soffre da anni un deficit di legalità che genera quella estesa area di assenza di regole dove la
criminalità può muoversi con l'aggressività e la facilità che possiamo notare ormai con frequenza
quotidiana. Lo hanno rilevato anche qualificati osservatori. Il professor De Masi, in una intervista,
ci ha spiegato che la nuova malavita romana prende avvio da una assenza di controllo del territorio.
Il Cnel, in una recente ricerca, ci ha raccontato che la comunità cinese - nei cui commerci al limite
della legalità questo terribile omicidio ha avuto luogo - si è stabilita a Roma perché lo stesso
Governo di Pechino, nel pianificare negli anni Novanta l'operazione emigratoria, vide nella città un
caso di “soft government” (governo debole) incapace di presidiare, volutamente assente.

Questa vastissima “zona grigia”, si palesa in una serie di ambiti che, messi insieme, generano quella
che chiamiamo Economia del Degrado. Un vero e proprio sistema economico che fa girare una
enorme mole di denaro e che fa di Roma un humus ideale per la crescita di macro e micro
criminalità.
Le elenchiamo una serie di criticità per farLe comprendere – con il massimo della sintesi possibile -
alcuni ambiti di questa Economia del Degrado che vive, lo ripetiamo, violando leggi e norme
nazionali e locali:

- Venditori abusivi: a Roma si contano ogni giorno migliaia di venditori abusivi pronti a offrire
qualsiasi prodotto in base al momento della giornata e alle necessità del “mercato”: dagli alcolici
alle borse contraffatte, passando per gli ombrelli al giungere del primo accenno di pioggia. Dietro
questo mercato si celano enormi interessi e gli immigrati sono trasformati quotidianamente in
pedine della criminalità che hanno trasformato la Capitale Eterna in una “Villa Literno”
metropolitana, sotto gli occhi indifferenti di tutti, classe politica inclusa.

- Commercio ambulante: anche qui purtroppo non si tratta di una banale scelta commerciale,
bensì di un odioso racket che vede pochissime famiglie detenere le licenze per bancarelle (che
vendono anche oggetti contraffatti), venditori di caldarroste, camion-bar nel numero di quasi
diecimila in tutta la città. Quasi sempre, queste attività sono collocate su marciapiede,
attraversamenti pedonali, percorsi tattili, scivoli per portatori di handicap, pensiline dei bus –
rubando l’ennesimo spazio di vivibilità ai cittadini.

- Cartelloni pubblicitari: a Roma esistono più di 400 ditte autorizzate a installare cartelloni sul
territorio cittadino. Sul numero complessivo di questi impianti le cifre sono discordanti, la verità è
che la gran parte, sebbene regolarmente autorizzati dal Comune, sono installati nel disprezzo del
codice della strada e dei vincoli archeologici e paesaggistici. Lo stesso Sindaco Alemanno ha
recentemente parlato di "mafia dei cartelloni abusivi". Ci sono stati morti, manifestazioni, raccolte
di firme, sono partite inchieste ma, purtroppo, rispetto allo drammaticità della situazione, la risposta
del Comune è stata sempre – secondo noi – insufficiente.

- Codice della Strada: la nostra città è il regno dell'anarchia per quanto riguarda il mancato rispetto
del Codice della Strada. Crediamo che ritornare a fare rispettare le regole sulle nostre strade, a
partire dal divieto di sosta, sia il primo passo per porre un serio controllo del territorio. Viceversa la
sensazione che si dà è quella di lassismo, anarchia, vittoria su tutta la linea della violenza e della
prepotenza. Riceviamo e siamo noi stessi testimoni di pedoni aggrediti verbalmente e fisicamente
quando attraversano sulle strisce, portatori di handicap bloccati dentro casa perché il mondo esterno
è un muro di lamiere, bambini che vivono una vera e propria sindrome di “fobia del traffico”,
ciclisti morti nelle centralissime vie di Roma a causa di incidenti stradali. Il nostro sogno e
desiderio è restituire la città a queste persone.

- Parcheggiatori abusivi: purtroppo oramai ogni area cittadina è il regno dei parcheggiatori
abusivi. Violenti e minacciosi, sono capaci di una aggressività inusitata con le donne sole.

- Affissioni abusive: Roma è vittima di un fenomeno unico. Tutti i muri della città, dal centro
storico alla periferia, sono costantemente ricoperti di affissioni di manifesti illegali ad opera dei
partiti cittadini che si “parlano” imbrattando gli spazi pubblici. Un paradosso incredibile che
alimenta un racket di attacchini violenti e che abbrutisce la città. Come Lei ben sa, i partiti politici
anche quest’anno si sono auto-condonati le rilevanti sanzioni a loro comminate in cambio di una
somma ridicola. Soldi preziosi levati alle casse dello Stato.

- Autopromozioni abusive: le pareti, i pali, le pensiline, i cassonetti, praticamente ogni superficie
cittadina è diventata spazio disponibile per qualunque forma di autopromozione. Dagli agenti
immobiliari sino agli svuotacantine, tutti si sentono in diritto di usare il bene pubblico come spazio
espositivo. Anche qui si alimenta un mercato dell’illegalità che parte da chi è addetto a “tappezzare”
la città, sino agli intestatari delle utenze telefoniche di chi offre tali servizi. L’assessore
all’Ambiente Marco Visconti ha intrapreso una battaglia contro tale forma di devastante degrado
ma il problema è diventato così vasto ed endemico che crediamo che l’Assessore debba ricevere un
pieno supporto da parte dello Stato.

- Graffiti e scritte sui muri: ogni angolo di Roma è ormai invaso da graffiti e scritte sui muri, dalla
periferia al centro storico. Nulla sembra risparmiato, nemmeno monumenti e chiese. Di fronte a
questo fenomeno di diffuso malcostume ed illegalità ci siamo trovati totalmente impreparati, non
riuscendo a dare una risposta adeguata e sistematica per contrastarlo.
Crediamo, dunque, che tutte la Forze dell’Ordine debbano intervenire comunemente in maniera
coordinata per sconfiggere tutte le forme di illegalità che colpiscono la nostra città. Solo con un
intervento interforze si potrà cominciare a dipanare la ampia zona grigia di illegalità di cui Roma è
vittima da troppo tempo.

Ministro, Lei conoscerà senz’altro la Teoria delle Finestre Rotte. E' la tecnica con cui è stata
sconfitta, a New York, una violenza simile a quella che si sta generando a Roma negli ultimi anni.
Vent'anni fa a New York il sindaco Giuliani comprese che, per sconfiggere il grande crimine,
occorreva fare in modo che questo si sentisse a disagio in una città che, dunque, andava ripulita e
resa rispettosa delle regole. Per dimezzare il numero esorbitante di omicidi, a New York, si partì
colpendo chi era uso non pagare il biglietto della metropolitana evadendolo. Perché la violenza
germoglia dall'anarchia, dal degrado, dal lassismo e dalla connivenza. Tutti ingredienti che a Roma,
purtroppo, abbondano. Forse, bisognerebbe semplicemente partire da lì – dal basilare rispetto delle
regole - e il resto (il controllo del territorio “vero”) verrà da sé.
Siamo, ovviamente, a sua disposizione per ogni eventuale richiesta.

Le rivolgiamo i nostri più cordiali saluti e Le auguriamo – di cuore – buon lavoro.
- COORDINAMENTO DEI BLOG ANTIDEGRADO (www.cartellopoli.net ,
www.degradoesquilino.com , www.propuproma.com ,
http://riprendiamociroma.blogspot.com , www.romafaschifo.com )
- Malaroma - http://malaroma.blogspot.com
- Traffico Matto - http://trafficomatto.blogspot.com

1 commento:

Anonimo ha detto...

sei una merda nazista

Chi sono gli utenti più indisciplinati a Roma?