venerdì 4 giugno 2010

Sugli autobus ATAC arrivano i tornelli anti-evasione


Addio al «passaggio gratis». Sugli autobus capitolini arriva il tornello. Dopo anni di attese, studi e progetti, sta per partire la sperimentazione del «cancelletto antitruffa» sui mezzi di trasporto di superficie della Capitale, dove si registra ancora un’evasione record. Il primo tornello verrà installato a fine giugno su 12 autobus della linea che collega Roma a Ostia e, a ottobre, le sbarre anti evasione saranno montate su tutte le linee suburbane.
Il primo tornello «verrà installato sulla linea 709 in servizio da e per Ostia - annuncia l'assessore capitolino alla Mobilità, Sergio Marchi - poi vedremo di estenderlo entro l'anno alle linee suburbane. Si tratta di un passo importante, se non decisivo, per abbattere in modo definitivo l'evasione sui titoli di viaggio e dunque una manovra che ci consente di recuperare preziose risorse da reinvestire poi nel trasporto pubblico». La sperimentazione sui 12 autobus della linea 709 partirà tra la fine di giugno e l'inizio di luglio e durerà tre mesi. «Al momento verrà installato sugli autobus a due porte, perché hanno le caratteristiche migliori sia per il controllo da parte del conducente sia per la discesa dal mezzo dei passeggeri - spiega Norberto Raponi, responsabile del servizio logistica Atac - il modello del tornello è quello già in uso dall'Atm di Milano e consente il passaggio sia con la tessera sia con il biglietto. È previsto poi un dispositivo di sicurezza che può sbloccare il "cancelletto" in caso di emergenza o di eccessivo affollamento».
Tre mesi dunque per testare il sistema e poi i tornelli arriveranno su tutte le linee suburbane, vale a dire il 30% degli autobus capitolini. Una manovra, questa dei tornelli, che a costi irrisori (la spesa per la loro installazione sui 12 autobus della linea 709 è di 49.500 euro) può portare all'abbattimento totale dell'evasione. Basti pensare che nel 2007, quando i tornelli vennero installati ai varchi delle metropolitane, l'evasione del biglietto scese dal 10 allo 0,4%, con un incremento di incasso di 7 milioni di euro. Cifre che, nel caso degli autobus si moltiplicano. Gli ultimi dati disponibili parlano di circa 10 milioni di multe per chi è stato trovato senza biglietto. Per chi è stato trovato, appunto. Considerando che, nonostante l'ultima task force sia entrata in servizio la settimana scorsa, a farla franca è almeno l'80% dei passeggeri scrocconi. Resta tuttavia il problema del centro, dove a causa del flusso maggiore di passeggeri il tornello potrebbe risultare ingestibile. Per questo però si studia il ritorno del controllore fisso, almeno nelle ore di punta e sulle linee bus più affollate. Susanna Novelli


Incredibile ma vero. Anziché scegliere il modello anglosassone dell'obbligo di salita (in fila indiana) dei passeggeri dinnanzi il conducente che controlla o emette il biglietto si è optato per il sistema che già è in sperimentazione a Milano (che però non mi è mai capitato di vedere sui bus).

Per carità, sembrerebbe una cosa estremamente positiva. La percentuale d'evasione sui bus è ben oltre il 10% dell'evasione metro pre-tornelli: questo è lampante.
Pertanto accogliamo con speranza questa sperimentazione che inizierà ad Ostia, luogo ideale per condurre questo genere di esperimenti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Prendo spesso i mezzi pubblici e ne conosco bene i problemi, l'evasione del biglietto e' uno di questi.

6 anni andai a Parigi e constatai che li in metropolitana senza biglietto non si entrava (c'erano i tornelli), qui da noi invece c'e' voluto il morto per mettere i tornelli (omicidio Russo compiuto da due ragazze che passarono indisturbate ai varchi), oggi ogni tanto prendo anche gli autobus e qui il problema e' dilagante, a mio parere sulle linee periferiche l'evasione arriva almeno al 50% per non parlare poi della maleducazione imperante (ragazzi incivili si puliscono le suole sui sedili, gente che entra prima di far scendere le persone, rumeni ubriachi fradici e puzzolenti etc etc...insomma la terra di nessuno, una zona franca dove vige la legge della giungla, un carnaio disumano diventato ormai indegno di una citta' europea.

Il bigliettaio non si vuole rimettere in quanto pare che costerebbe troppo (ed il miglioramento della qualita della vita degli utenti quanto vale?), ma allora perche' non si mettono i tornelli ovunque ? Perche' nel frattempo i controlli sono cosi' pochi ? Per qualem assurdo motivo non si possono utilizzare i vigili urbani sugli autobus ? Forse gli autobus sono come le acque internazionali dove le polizie nazionali non possono intervenire ?

Io dico basta a questo lassismo sconfortante, io dico che la ricreazione e' finita, senza eccessivi fanatismi ma questo stato di cose deve cambiare, Roma non e' Rocca Cannuccia.

Chi paga il biglietto sale, chi non paga va a fette.

Andrea Rossi

p.s.: l'Atac gia' da molto prevede agevolazioni ed aiuti per categorie deboli (disoccupati, invalidi, anziani e bambini), non pagare il biglietto e' assolutamente ingiustificabile.

Alessandro ha detto...

Analisi lucida e corretta. Concordo purtroppo...

Chi sono gli utenti più indisciplinati a Roma?