venerdì 18 novembre 2011

Roma è la nostra casa, rispettiamola!



Lo spot ci è piaciuto molto perché introduce il problema essenziale della romanità moderna. Il luogo esterno, il luogo pubblico, non è di nessuno pertanto può essere stuprato (con immondizie, scarabocchi, vandalismo e, soprattutto, sosta selvaggia a ufo). Noi non ci stiamo e ci schieriamo con la campagna di sensibilizzazione di Roma Capitale. L'amministrazione ha lavorato male su molti aspetti, ma su quello del decoro no. Del resto noi pensiamo da sempre che, nonostante le amministrazioni di colori diversi passino, l'inciviltà romana sia sempre la stessa. Evidenziata più o meno dalla repressione e dalle tecniche di disincentivo dei comportamenti dannosi.

5 commenti:

Noi Roma ha detto...

Il video è bello anche se temo che non sortirà nessun effetto...anche perchè sono troppe le persone che non rispettano questa città.

Alessandro ha detto...

Triste dimostrazione della tua ragione è data dal fatto che il decoro urbano veltroniano commissionò dei video a Ricky Menphis per fare "Distretto di Pulizia" e la situazione attuale è sempre la stessa.
Ciò non toglie che anche se lo spot sensibilizzasse solo l'1% sarebbe comunque un passo in avanti. Stavolta mi sembra che la campagna sia più massiccia (sperando che non cadano nella trappola delle affissioni selvagge)

Anonimo ha detto...

Il segreto per far passare un messaggio è ripeterlo in tutte le forme e salse ad oltranza indefinitivamente.
E' come il marketing: ripetere ripetere ripetere.

Ciccio ha detto...

Purtroppo le campagne, per quanto belle, se non accompagnate da SANZIONI non servono a nulla.

Ci vuole un minimo di repressione. Le tags, la doppia fila, le carte per terra: se nessuno mi multa perchè dovrei smettere di comportarmi male?

Finchè il comune non accompagnerà la campagna (che invita i cittadini romani a fare la loro parte) con un impegno suo a fare la propria parte, secondo me lo sforzo resterà insufficiente e soprattutto inutile.

Alessandro ha detto...

A sanzionare le tags ci devono pensare i tribunali perché la flagranza di reato è qualcosa di impossibile (a Roma come nel resto del mondo). Attività investigativa, prevenzione ripulitura istantanea.

Chi sono gli utenti più indisciplinati a Roma?